Appuntamento per domani ore 15:00 in Piazza del Popolo con “Diritti alla Meta”, una grande manifestazione per l’uguaglianza dei diritti. Oltre 70 pullman, da tutta Italia, grande attesa e una conduttrice d’eccellenza, Giulia Innocenzi.
“Siamo pronti, domani saremo in piazza uniti per rilanciare una battaglia di uguaglianza insieme alla società civile e all’Italia laica.
Prendiamo atto di quel poco che la politica ci ha ‘concesso’ e auspichiamo che l’iter alla Camera si concluda rapidamente. E’ chiaro che non possiamo ritenerci soddisfatti, in quanto è inaccettabile che i bambini, la parte più debole della cittadinanza, siano stati stralciati da questa legge” – così Marilena Grassadonia, Presidente di Famiglie Arcobaleno.
“L’iter parlamentare è qualcosa che va distinto dagli obiettivi di questa piazza – spiega Lucia Caponera di ArciLesbica, che vuole rilanciare una nuova stagione di lotte e rivendicazioni, senza dover inseguire l’agenda politica”
“La legge approvata in Senato è per noi un punto di partenza, non un punto di arrivo. – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay – Percorreremo con determinazione la strada verso la piena uguaglianza dei diritti.”
“Domani ci saranno diverse generazioni in piazza, diversi modi di vivere questo momento storico. Dobbiamo mostrare a chi oggi ha 20 anni un orizzonte in cui la genitorialità abbia spazio. La piazza di domani servirà per rilanciare un grande lavoro culturale per costruire nuovi valori condivisi di libertà e liberazione” – afferma Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
“Lo stralcio della stepchild adoption non ha colpito solo le famiglie e i bambini, ma rafforzato pregiudizi orribili che colpiscono tutte le persone LGBTI – afferma Rosario Coco di Anddos – La piazza di domani è una piazza di tutti e tutte, lo dimostra grande mobilitazione spontanea delle organizzazioni studentesche in queste ore”.
“La giornata di domani riporta alla mente i kiss to pacs del 2004. Come allora sarà una piazza che chiede l’estensione dei diritti e non toglie alcun diritto a nessuno”, afferma Fabrizio Marrazzo portavoce di Gaycenter.
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