Negli ultimi giorni una certa stampa ha contribuito a veicolare inesattezze concettuali e al limite dell’irrisione. ArciLesbica ritiene che la gestazione per altri sia possibile solo in forma altruistica. Elemento indispensabile perch questa pratica possa salvaguardare da una facile mercificazione e dunque requisito fondamentale per escludere ogni forma di compenso tranne per il rimborso delle spese mediche sostenute. La gratuità secondo noi è l’unica garanzia perch si eviti quanto già sta avvenendo nei paesi più poveri.
Il nostro pensiero in merito alla gpa è noto da tempi non “sospetti”, dal 2012. Non abbiamo la presunzione di esprimere l’opinione di tutte le lesbiche e, tanto meno, di tutte le donne, ma le riflessioni fatte riteniamo possano essere un contributo importante alla discussione su un tema così complesso che ci vede doppiamente coinvolte, come donne e come lesbiche.
In merito al ddl Cirinnà durante l’iter di questo disegno di legge ArciLesbica ha ribadito ciò che tutto il movimento LGBTQ sostiene: il riconoscimento dei nostri diritti avverrà solo quando alle persone omosessuali sarà riconosciuto l’accesso al matrimonio egualitario. Ciò non toglie che il ddl Cirinnà, se sarà approvato senza alcuna modifica e comprensivo di stepchild adoption (che è cosa ben diversa dalla gpa), è un primo passo verso l’uguaglianza.
Per finire: la Marcia dei Diritti del prossimo 12 Dicembre a Roma vede la nostra adesione perch riteniamo importante scendere in piazza per ribadire che ANCORA in questo paese ci sono persone, amori e famiglie a cui non sono riconosciuti pari diritti e pari dignità sociale diversamente da quanto citato dall’art. 3 della Costituzione italiana.
Scendiamo in piazza perch siamo stanche di promesse puntualmente disattese. Siamo stanche dell’incapacità di un governo abile solo nel fare proclami, che si piega di fronte alle pressioni di certa parte della Chiesa e di estremisti omofobi, dimenticando che i diritti dei cittadini e la laicità vanno di pari passo.
In un periodo storico delicato come questo dobbiamo essere tutte e tutti molto attenti nell’evitare di creare più confusione di quanto già non si stiano impegnando a fare i detrattori delle unioni civili, evitando di prestare il fianco a chi vuole strumentalizzare le nostre posizioni su argomenti ben lontani dai contenuti del disegno di legge in discussione.
Franca Chiarello Segretaria ArciLesbica Nazionale