“E’ confortante registrare che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – esordisce la presidente nazionale di Arcilesbica – abbia voluto esprimere la sua vicinanza e preoccupazione rispetto all’omofobia dilagante nel nostro Paese. Di questa attenzione lo ringraziamo, sperando che serva da sprone rispetto a un impasse nel Parlamento assai preoccupante”.
“I circoli ArciLesbica organizzano per domani molte iniziative contro l’omofobia in un Paese il cui governo invece tace e soprattutto non agisce – sottolinea Paola Brandolini – Da chi ha i mezzi per intervenire non servono discorsi e dichiarazioni di principio contro omofobia, lesbofobia e transfobia, mera pubblicità a un pensiero inutile, se non si attuano politiche concrete”.
“Nel maggio 2012, un secolo fa ormai, l’allora ministro dell’Istruzione Profumo – ricorda la presidente – con una circolare invitava gli Istituti scolastici a celebrare la giornata contro l’omofobia. Però l’attuale governo ha completamente disatteso quelle indicazioni assumendosi la responsabilità di impedire la veicolazione di materiale formativo e didattico a tema lgbt nelle scuole”.
“C’è da chiedersi come questo governo intenda davvero combattere e prevenire la violenza omofobica e la insana cultura che la alimenta – sottolinea Paola Brandolini – mentre la proposta di legge contro l’omofobia ristagna, e alcun passo è stato fatto per il provvedimento sul riconoscimento delle coppie lesbiche e gay”.
“Siamo portate a pensare – conclude la presidente nazionale di ArciLesbica – che questo governo non stia facendo il suo dovere sul tema dei diritti per le persone lesbiche gay e trans. Parità e uguali diritti per tutti i cittadini, forse anche una “Riforma” tesa al loro conseguimento, dovrebbe essere nell’agenda di sviluppo del Governo Renzi. Una società discriminatoria nei diritti fondamentali, è infatti falsamente, una società libera e fuori dalla crisi”.
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