ll 26 Novembre scendiamo in piazza per dire NO alla violenza maschile contro le donne.
ArciLesbica scende in piazza per dire NO al sessismo dominante e alla reificazione del corpo delle donne.
Scendiamo in piazza perché la violenza contro le donne non è uno stile di vita o una condizione di esistenza.
La violenza sulle donne ha una storia che parte da una cultura radicata nel patriarcato e nella soggettività maschile che colpisce le donne in quanto donne.
Riteniamo fondamentale che il corteo abbia una sua identità stringente.
Sono le donne che subiscono violenza ogni giorno, sono le donne che si rivolgono ai Centri Antiviolenza, sono le narrazioni che quotidianamente leggiamo sui giornali, le denunce che raccontano di maltrattamenti e soprusi, la fine di esistenze per mano di uomini violenti.
Vogliamo dire che non sono tutti uguali questi uomini?
Che scendano in piazza anche loro, ma che non difendano uno status quo, che prevede la subalternità delle donne, attraverso un paternalismo atto a mantenerle vittime o persone da proteggere e da salvare.
La violenza sulle donne non è solo quella fisica, ma anche quella verbale.
Violenza che leggiamo anche nei commenti di chi si dichiara al nostro fianco e vorrebbe decidere come impostare un corteo, asserendo che le femministe della differenza possono pure starsene a casa e che farebbero loro un favore.
Noi favori non ne facciamo più a nessuno/a.
Meditino costoro, sul significato di violenza perché non sanno cosa dicono.