La pressione politica e mediatica deiPride e di un movimento lgbt fortemente e costantemente rivendicativo nel deserto dei diritti italiani per gli omosessuali, porta a nuovi risultati. Azione politicamente rilevante la trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero che i Sindaci di Bologna e di Napoli hanno dichiarato di voler portare avanti.
“Tuttavia, i cittadini che trascrivono il matrimonio same sex – rileva Paola Brandolini presidente nazionale di ArciLesbica – validamente contratto all’estero sono cittadini sposati a tutti gli effetti in Italia? O corrono forse il rischio che qualche ‘zelante’ difensore della cosiddetta ‘famigliat radizionale’ possa impugnare quella trascrizione ritenendola contraria all’ordine pubblico?”.
“Azioni politicamente e simbolicamente importanti, dunque quelle compiute dai responsabili Sindaci d’importanti città italiane – sottolinea Brandolini – MA ANCORA UNA VOLTA LA MATERIALITA’ E REALTA’ DELLA VITA DELLE PERSONE E’ LASCIATA ALLA ESTEMPORANEITA’ DI GESTI POVERI DI VALORE LEGISLATIVO GENERALE NEL DISASTROSO CONTESTO ITALIANO. Come spesso accade, chi è più vicino alla vita delle persone, quali le amministrazioni locali che si scontrano con i problemi concreti dei cittadini, danno risposte che dovrebbero esser fornite, per esser davvero efficaci, dal governo centrale del paese.
Vogliamo andare avanti a suon di sentenze di tribunali e”provvedimenti federalisti”? IL GOVERNO RENZI E IL PARLAMENTO AGISCANO – conclude la presidente di ArciLesbica – con la serietà che gli compete. Siamo stanche e stanchi di azioni e/o dichiarazioni politiche che ormai sembrano contentini e palliativi, pur nella buona fede e nell’impegno di chi le compie, per il disagio e la discriminazione reale vissuta da lesbiche gay e trans di questo nostro paese.”.