Da molti anni ArciLesbica si occupa di lesbiche migranti, ritenendo le migrazioni una questione nodale del presente. Secondo ArciLesbica essere lesbiche non vuol dire solo chiedere dei miglioramenti legislativi per il proprio gruppo di appartenenza, ma anche lavorare per un progetto politico complessivo di cambiamento. Secondo ArciLesbica non si può più dare per scontato che il movimento omosessuale sia omogeneo perché ciò significherebbe discriminare chi non gode dei privilegi dovuti all’essere bianca, nativa e borghese. ArciLesbica vuole evitare che il movimento delle lesbiche si fratturi lungo linee di divisione etnica come è successo in altri paesi. Le lesbiche migranti sono sempre più presenti in Italia ed è quindi necessario riconoscere e combattere il razzismo anche all’interno del movimento lgbt, evitando che il pinkwashing venga utilizzato per mettere le lesbiche le une contro le altre.
Grazie all’intervento di ArciLesbica, il Pride di Milano 2014 ha visto la presenza del gruppo migranti, in testa al corteo. E’ stata la prima volta che le/i migranti hanno partecipato in un gruppo organizzato al Pride di Milano.
ArciLesbica ha fatto da incubatore alla nascita dell’associazione Lesbiche Senza Frontiere, la prima associazione di lesbiche migranti in Italia.
vedi anche Per le migranti