<< Una città con la “L” maiuscola >> è il titolo di una serie di piccoli articoli scritti da Flavia Franceschini (segretaria nazionale di ArciLesbica e attivista del circolo Zami di Milano) che vi proponiamo per condurvi in viaggio attraverso la Vienna al femminile, la Vienna Lesbica, la Vienna LGBT. Un viaggio che vi consigliamo, una città affascinante da visitare da sole, con una compagna o in brigata, una città da visitare per molti motivi che cercheremo di raccontarvi in questi mini articoli, con scadenza bisettimanale.
Grazie al Vienna Tourist Board che dal 1997 si occupa di promuovere e di scoprire le storie ed i luoghi della cultura LGBT.
UNA CITTA’ CON LA “L” MAIUSCOLA
La valigia è pronta, la casa sistemata, i vicini allertati… vacanze, stiamo arrivando!!!
Questa volta vorrei andare in una città a dimensione LGBT, meglio ancora a dimensione LESBICA… una città con la “L” maiuscola.
Incredibile scoprire che nell’Austria conservatrice esistono luoghi ad alta affinità elettiva e che riservano molte sorprese. Una città in particolare coniuga le esigenze della vacanza con quelle di un luogo a dimensione femminile.
E’ VIENNA la mia scoperta di quest’anno, Vienna con la “L” maiuscola.
La prima impressione quando si arriva a Vienna è quella piacevole sensazione di trovarsi in un posto dove i luoghi, le strade, le case, la gente, appaiono familiari.
Una città con tanta storia … e con tante storie.
Sorprendente la facilità con la quale ci si sposta con i mezzi pubblici. La rete metropolitana è molto estesa e ti porta ovunque, ma i nostalgici hanno a disposizione una vasta gamma di tram con cui spostarsi per la città; una vera gita panoramica in tutta tranquillità.
Guardando i palazzi storici, i teatri, le piccole vie dal sapore antico, non si immagina che tante donne lesbiche ne abbiano caratterizzato la storia e che queste donne facciano parte integrante della cultura viennese come raramente accade nel corso del tempo.
In questa prima parte vorrei soffermarmi sull’aspetto storico e partire da una donna, Maria Cristina d’Austria, figlia dell’Imperatrice Maria Teresa e sorella maggiore di Maria Antonietta. Maria Teresa ebbe 16 figli, ma la sua preferita fu Maria Cristina, colta, amante del disegno, di carattere forte, ma dalla diplomazia arguta. Maria Cristina nasce il 13 maggio del 1742, cresce con spirito e mente liberi, grazie al fatto di essere la figlia prediletta. Una profonda amicizia la lega a sua cognata Isabella di Parma, sposa di suo fratello Giuseppe II, amicizia che si trasforma in un’appassionata relazione, neanche troppo clandestina. Nonostante le due donne si vedessero tutti i giorni, una corrispondenza quasi giornaliera testimonia il loro profondo legame:
“Vi scrivo ancora, sorella crudele, benché io sia appena partita. Io non posso sopportare di attendere di conoscere il mio destino, e di sapere se voi mi considerate degna del vostro amore, oppure se voi volete che mi butti nel fiume… Io non riesco a pensare a niente, solo che sono molto innamorata.”
“Di solito dico che il giorno inizia pensando a Dio. Tuttavia io inizio il giorno pensando all’oggetto del mio amore, per cui penso incessantemente a lei.”
Questo idillio fu motivo di attrito tra Maria Cristina e suo fratello, oltre ai motivi dovuti alla posizione estremamente previlegiata che Maria Cristina deteneva nella società dell’epoca.
La storia tra le due donne durò fino alla morte di Isabella nel 1763. Libera di scegliere il suo destino, cosa rara per una donna in quell’epoca, Maria Cristina, solo dopo la morte di Isabella, sposò Alberto di Sassonia nel 1766. Il suo monumento funebre è un’opera scultorea di Antonio Canova, custodita all’interno della chiesa di Sant’Agostino (Augustinerkirche)
Una piccola pecca nella storia: Maria Teresa d’Austria fece approvare una legge che istituiva la pena di morte per orientamento sessuale dello stesso sesso. L’Austria si riscattò velocemente abolendo la legge nel 1787 ed anche in questo caso fece da apripista, infatti fu la prima nazione a farlo.
Il principe Eugenio di Savoia (1663-1736) organizzava i suoi incontri omossessuali privati nella sua residenza estiva e se già nell’800 il mondo omossessuale viennese aveva come punto di ritrovo la storica sauna Kaiserbrϋndl, frequentata assiduamente dall’arciduca Ludovico Vittorio (1842-1919), soprannominato Luziwuzi (fratello più piccolo dell’imperatore Francesco Giuseppe), un’altra figura femminile connota questo periodo storico: l’imperatrice Elisabetta, meglio conosciuta come Sisi.
Sisi nasce nel 1837 e la sua vita e la sua storia sono da sempre avvolte dal mistero, ma è certo che le sue idee ed il suo modo di vivere furono molto in anticipo rispetto ai suoi tempi. Dotata di un’intelligenza eclettica e di un senso assoluto della libertà, non è mai riuscita ad adattarsi alle rigide regole che le donne di corte dovevano seguire e questo fu causa di molti conflitti interiori che segnarono profondamente la sua esistenza. Sin dall’inizio si adoperò per i diritti delle donne, verso le quali, si mormora, avesse una predilezione sentimentale. Rimase vittima di un attentato nel 1898, a Ginevra.
Una delle mete della nostra storia è quella che fu la residenza degli Asburgo fino al 1918. Il magnifico Palazzo Imperiale (Hofburg) è oggi la sede del Presidente federale austriaco ed inoltre ospita alcune delle più belle collezioni d’Europa. Una parte del palazzo è ora la Biblioteca Nazionale Austriaca, con più di 200.000 volumi; aperto al pubblico anche la maggior parte di quello che una volta era il Giardino Imperiale, ora un parco meraviglioso ed uno dei luoghi dove le coppie lesbiche scelgono di svolgere la cerimonia civile con la quale sanciscono la loro unione e dove è anche possibile, contemporaneamente, registrarsi nell’album delle unioni civili, pratica possibile in moltissimi luoghi, anche non convenzionali. Vicino al palazzo principale le due ali gemelle costruite nel 1891 per contenere le numerose collezioni degli Asburgo; uno di fronte all’altro, i due sontuosi palazzi, ora ospitano rispettivamente il Museo di Storia Naturale (Naturhistorisches Museum) ed il Museo di Storia dell’Arte (Kunsthisorisches Museum).
Altra meta storica il bellissimo palazzo del Belvedere(Schloss Belvedere). Rappresenta uno dei capolavori dell’architettura barocca austriaca e una delle residenze principesche più belle d’Europa. Venne costruito da Johann Lucas von Hildebrandt per il principe Eugenio di Savoia ed è formato da due palazzi contrapposti, il Belvedere superiore (Oberes Belvedere) e il Belvedere inferiore (Unteres Belvedere), separati da una grande prospettiva di giardini alla francese digradanti sulla collina e affacciati sulla città. Famose sono le vedute di Canaletto, che ritraggono il luogo. Negli interni di entrambi gli edifici si trova la Österreichische Galerie Belvdeere, uno dei principali musei d’arte di Vienna. Una lunga storia di costruzioni iniziata nel 1697 e terminata neò 1723. Alla morte di Eugenio tutto il complesso passo nelle mani di Vittoria (figlia del fratello) e quando Vittoria, decise di tornare a Torino, Maria Teresa vi fece trasferire la Galleria d’Arte Imperiale con l’intento di renderla accessibile al pubblico. Cinque anni più tardi, nel 1781, la galleria aprì definitivamente i battenti per divenire uno dei primi musei pubblici del mondo.
Vi diamo appuntamento sabato per un’altra storia, questa volta nel mondo del teatro e vi suggeriremo luoghi di svago da frequentare assolutamente nella meravigliosa Vienna con la “L” maiuscola.
Hofburg
Heldenplatz , 1010 Wien
Museo di Storia naturale (Naturhistorisches Museum)
Maria-Theresien-Platz, 1010 Wien
Kunsthistorisches Museum (Museo di storia dell’arte)
Maria-Theresien-Platz , 1010 Wien
Belvedere
Flavia Franceschini per ArciLesbica