E’ uscito Noi, le lesbiche. Preferenza femminile e critica al transfemminismo, per acquistarlo https://py.pl/cXWTR

Le lesbiche si trovano oggi a fronteggiare la sfida del transfemminismo secondo cui una persona di sesso maschile può essere lesbica, se si dichiara tale, poiché dire equivarrebbe ad essere. Questa teoria apparentemente trasgressiva cerca di farsi largo nei movimenti giovanili, ma è una appropriazione culturale e materiale delle donne. Infatti nega le esperienze strettamente femminili come la maternità, il lesbismo e il movimento delle donne, mentre approva che le donne vengano usate nella surrogazione di maternità e nel sistema prostituente.

Noi, le lesbiche, intendiamo rimanere tali, non vogliamo essere lesbiche+, lesbix, queer, gender-fluid, non-binary, gay o altro.

La felice assunzione politica di questa soggettivazione ci dà un potere costituente: quello di dichiararci e di essere quel soggetto lesbica che altre hanno abbandonato. Siamo accoglienti, solidali, egualitarie ma intendiamo difendere l’indisponibilità del nostro corpo e di quello di tutte le donne di fronte agli attacchi della violenza maschile e del mercato neoliberale.


Le autrici sono attiviste di ArciLesbica e vivono a Milano

Flavia Franceschini, ballerina e coreografa, attivista lesbica femminista radicale. Cofondatrice negli anni 80 di A.D.O.N.A.I. (Associazione Donne Organizzate Nell’Arte Internazionale)

Lucia Giansiracusa, femminista radicale, atea, comunista

Cristina Gramolini, insegnante; di recente ha scritto “Frattura scomposta”, pubblicato nella raccolta Odissea embrionale (Mimesis 2019) sulle polemiche nel movimento lgbt a proposito di gpa

Stella Zaltieri Pirola, ha studiato alla Scuola di Teatro Arsenale di Milano; matematica, femminista, è interessata all’ecologia e all’anticapitalismo

Sabina Zenobi, femminista, insegnante, ex militante del Partito della Rifondazione Comunista, svolge da alcuni anni attività sindacale con la FLC- Cgil di Cremona

We, the lesbians. Female preference and criticism of transfeminism

Il Dito e la Luna publishes Noi, le lesbiche. Preferenza femminile e critica al transfemminismo (We, the lesbians. Female preference and criticism of transfeminism)
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Lesbians today are facing the challenge of transfeminism according to which a male person can be a lesbian, if he declares himself to be one, because to say it is to be.
This apparently transgressive theory, muscling its way into youth movements, it is a cultural and material appropriation of women. Indeed, it denies that experiences such as motherhood, lesbianism and the women’s movement are strictly female, while approving of women being used in surrogacy and in the prostitution system.

We, the lesbians, intend to remain lesbians, we don’t want to be lesbian+, lesbix, queer, gender-fluid, non-binary, gay or whatever.

We are happy to take up this political identity and this gives us a constituent power: that of declaring ourselves and of being that lesbian subject others have abandoned.
We are welcoming, supportive, egalitarian, but we intend to defend the unavailability of our bodies and those of all women in the face of attacks by male violence and the neoliberal market.
We are for the abolition of the womb for rent, prostitution and hormone treatment of gender non-conforming minors.  We are the odd lesbian voice out in the mainstream lgbt movement.

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