8°Edizione Scuola Estiva di Studi sul Lesbismo e sul Genere “Anna Chiodi”
Milano, 27 Giungo 2021
DIFFERENTI, NON ESCLUDENTI
Complessità, alleanze e senso di sé delle donne
Le donne nel nostro paese, e nel mondo, sono sottoposte a rischi gravi in ragione del sesso, la nostra umanità è in misure diverse oggetto di diminuzioni. È buono che si uniscano le energie per eliminare questa e tutte le oppressioni. Abbiamo imparato che le condizioni che connotano ogni soggetto sono multiple e stratificate, proprio per questo l’alleanza per la liberazione umana da ogni violenza non deve cancellare le differenze. Invece il cosiddetto transfemminismo chiede alle donne di dimenticarsi di se stesse, ad esempio quando per non escludere le persone trans vorrebbe imporre di riconoscere le lesbiche-con-il-pene. Accettarlo significherebbe che non esiste più il lesbismo. Chi si oppone alla occupazione della soggettività delle donne è accusata di fascismo (nientemeno) e tacitata con odio da chi dice di lottare contro l’odio. Questo è inaccettabile. Non lasceremo che ci venga imposta una nuova forma di oblatività. Siamo qui perché continui la dialettica delle idee. Il disordine del dominio maschile punisce le donne che si ribellano all’assoggettamento e anche gli uomini che alterano il loro ruolo sessuale. Conosciamo le proporzioni di questo disordine. Dirsi differenti non significa escludere, significa essere aperte a possibili, ma non obbligatorie, alleanze radicandosi nel sentimento di sé.